Spesso ci viene chiesta la fattibilità della collocazione all’interno del bagno, della doccia davanti alla finestra.
Le ragioni per cui viene valutata questa ipotesi, sono due:
- Estetico-compositiva;
- Ottimizzazione degli Spazi.
La prima ragione di tipo estetico, in quanto la progettualità del bagno concepisce lo spazio doccia come se fosse una quinta o un’esedra, costituendo una delimitazione prospettica dell’ambiente.
La seconda ragione, relativa all’ottimizzazione degli spazi, in quanto soprattutto nei casi di bagni stretti (cm120/140) e non troppo profondi (cm270/350) o anche lunghi (cm350/600), la presenza di una doccia sul lato lungo potrebbe essere eccessivamente invasiva.
Non vi sono particolari controindicazioni nell’adottare questa soluzione, seppur riteniamo importante:
- Verificare le sigillature del serramento e del foro finestra, in modo tale che la presenza di acqua non origini spiacevoli patologie edili;
- Verificare la pendenza del davanzale interno, così da evitare ristagni d’acqua;
- Verificare che dimensionamento della doccia e posizionamento di rubinetterie ed accessori, non impediscano al serramento le quotidiane manovre di apertura e chiusura;
- Integrare ove possibile il serramento, con un sistema di apertura a vasistas;
- Adottare per il vetro del serramento se necessario, un sistema di opacizzazione;
- Adottare ove presente un avvolgibile, un sistema di apertura/chiusura automatizzato;
- Verificare ove presente un cassonetto, che lo stesso sia opportunamente coibentato.
Qui di seguito ti vogliamo illustrare uno dei tanti casi concreti con cui ci siamo confrontati.
Siamo in un contesto condominiale milanese, costruito negli anni ‘70, al piano terzo, con bagno rettangolare, largo cm140 e profondo cm330 circa, con porta a battente spostata a destra su uno dei due lati corti e finestra a due battenti (di cui uno anche a vasistas) in alluminio bianco, sul lato opposto.
Nella situazione ante lavori sul lato sinistro erano collocate in successione doccia, vasca, bidet e wc; sul lato sinistro, frontalmente ai sanitari, il mobile bagno con lavabo. Sottofinestra un termosifone in lega d’alluminio.
La lavatrice è ubicata in un’altra parte dell’appartamento.
Tutti i componenti del bagno, fatto salvo qualche puntale sostituzione, risalivano agli anni ’70.
La volontà della Committenza era di svincolare l’interno del bagno dall’ingessatura della collocazione dei singoli elementi (doccia, vasca, sanitari e mobile bagno), che oltretutto per la vetustà lo rendevano formale ed impersonale.
La volontà di rinnovamento partiva dall’esigenza di ottimizzare gli spazi a disposizione, rinunciando alla vasca in quanto poco utilizzata, adottando elementi ed arredi perfettamente coordinati tra loro.
Con questo intervento deciso, la committenza ha voluto che il bagno, in questo modo, potesse rappresentare definitivamente la loro personalità, la loro intimità, la loro identità.
Nel percorso di consultazione, le alternative progettuali presentate alla committenza furono due:
- la seconda, innovativa, con doccia davanti alla finestra, mobile da bagno all’ingresso e sanitari filo-muro nel mezzo. In entrambe le soluzioni, il termosifone è stato sostituito da un termo-arredo collocato sopra il bidet.
La committenza ha optato per la seconda soluzione, in quanto permetteva una doccia più spaziosa ed un mobile da bagno più generoso, dimensionalmente.
Gli ambiti di intervento hanno riguardato il rifacimento completo dell’impianto idraulico ed elettrico, i sottofondi ed i pavimenti, gli intonaci ed i rivestimenti.
La zona doccia è stata rivestita ad altezza cm200 col medesimo gres porcellanato del pavimento disposto con sfalso di cm20, formato cm20x120, effetto legno rovere biondo.
Le altre parti delle pareti sono state sempre rivestite con gres porcellanato di grandi dimensioni, cm40x120, lato lungo disposto orizzontalmente, color titanio chiarissimo.
Il pavimento è stato posato con lato lungo parallelo al lato finestra, in modo tale che i raggi della luce naturale possano esaltare le venature dell’effetto legno.
Per il mobile da bagno si è scelta una soluzione sospesa a due cassetti, con top in marmo-resina completo di alzatina, lavabo integrato e rubinetteria a muro.
Color Verde Commodoro opaco la base nonché alcuni richiami sui pensili, dove si è invece privilegiato l’effetto rovere biondo richiamando il pavimento.
Tutti gli accessori sono cromati ed il termo-arredo è stato dotato anche di resistenza elettrica, da poter attivare ad impianto di riscaldamento condominiale spento.
Per i sanitari si è scelto un modello a filo muro senza brida, per esaltarne pulizia, effetti antigienici e design, con cerniere del sedile soft-close.
Il box doccia in vetro trasparente temprato da 6mm, profili cromati, sistema di apertura/chiusura scorrevole. Anche il piatto doccia, come il piano lavabo, è in marmo-resina bianco, spessore mm35, antiscivolo e caldo al tatto, effetto pietra, con piletta ispezionabile ad alta evacuazione.
Per distribuire uniformemente la luce artificiale, su tutta la lunghezza del soffitto è stata posizionata una striscia led, con una luce bianca calda, temperatura 2700/3000 °K, che permette contestualmente un’atmosfera rilassante, intima e assolutamente illuminata.
“La più grande invenzione dell’umanità è la doccia. Non mi piace fare il bagno. Non mi piace lavare la mia faccia con l’acqua in cui mi siedo”
(John Green)
Ristrutturare il Bagno Chiavi in Mano Senza Pensieri All Inclusive
cristina ruggieri lavorgna & gianfranco scatigna architetti