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RISTRUTTURARE CASA: i BONUS FISCALI 2022

07/08/2022

I BONUS FISCALI per le RISTRUTTURAZIONI e per RISPARMIO ENERGETICO, attraverso la conversione in LEGGE 77/202 del DECRETO RILANCIO DM 34/2020, hanno modificato notevolmente le possibilità finanziarie per intraprendere il percorso di RISTRUTTURAZIONE della propria CASA.

La Legge 234/2021 (e ss.mm.) meglio conosciuta come “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31.12.2021 nonché le modifiche e gli aggiornamenti susseguitesi sino ad oggi,  hanno previsto le seguenti MODALITA’ in tema di BONUS FISCALI.

ASSEVERAZIONE delle SPESE e CERTIFICATO di CONFORMITA’

OBBLIGO di redazione da parte dei PROFESSIONISTI ABILITATI, dell’ASSEVERAZIONE delle SPESE (costo medio 2,5% dell’importo da detrarre con un minimo di 500,00€) e del VISTO di CONFORMITA’ (costo medio 1,5% dell’importo da detrarre con un minimo di 350,00€).

Esclusi (tranne per il Bonus Facciate ed Ecobonus110) gli interventi di importo inferiore ai 10.000,00€ e/o gli interventi di Edilizia Libera (art.6, Legge 380/2001 – Testo Unico Edilizia – nonché Glossario Unico Edilizia Libera di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture  del 2 marzo 2018). Questa modalità viene però ignorata attualmente da molti cessionari (acquirenti del credito), in ragione della Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 23/E, che ha introdotto il concetto di Responsabilità in Solido e di Diligenza.

  1. BONUS RISTRUTTURAZIONI 50%

Prorogato al triennio 2022-2024

Relativi alle OPERE e/o MODIFICHE necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso. Escluso tutto quanto attinente alla manutenzione ordinaria.

L’eventuale assenza di titolo abilitativo (pratica edilizia), come indicato dal GLOSSARIO EDILIZIA LIBERA – art.1- comma 2 – DLgs 222/2016, deve ritenersi senza alcun effetto (risposta 383/2019 Agenzia delle Entrate) ai fini delle detrazioni previste dall’art 16 bis del TUIR. Fermo restando la redazione della Notifica Preliminare e della Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà (entrambe previste dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011).

Detrazione IRPEF 50%, in 10 quote annuali, con massimo di spesa annuale per unità immobiliare di 96.000,00€. Cedibilità del Credito possibile.

  1. BONUS MOBILI

Prorogato al triennio 2022-2024

Interventi abbinati al Bonus Ristrutturazioni, finalizzati alla sostituzione di ARREDI ed ELETTRODOMESTICI.

Rimane invariata la detrazione IRPEF 50%, in 10 quote annuali, con massimo di spesa annuale per unità immobiliare di 10.000,00€ (sino al 31.12.2022) e 5.000,00€ (dal 01.01.2023 al 31.12.2024). Cedibilità del Credito non possibile.

  1. ECOBONUS 50%

Prorogato al triennio 2022-2024

Acquisto e posa in opera di FINESTRE, di SCHERMATURE SOLARI, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di CALDAIE a CONDENSAZIONE almeno in classe A o con impianti dotati di GENERATORI di CALORE alimentati da biomasse combustibili.

Usufruibile solo dalle persone fisiche titolari di diritto reale sull’unità immobiliare.

Rimane invariata la detrazione IRPEF 50%, in 10 quote annuali, con massimo di spesa per unità immobiliare di 120.000,00€ per le finestre, 120.000,00€ per le schermature solari e 60.000,00€ per gli impianti di climatizzazione invernale. Cedibilità del Credito possibile.

  1. ECOBONUS 65%

Prorogato al triennio 2022-2024

RIQUALIFICAZIONE globale dell’edificio, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di CALDAIE a CONDENSAZIONE in classe A dotate di sistemi di termoregolazione evoluti (classi V, VI o VIII) o con apparecchi IBRIDI, installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, installazione di collettori solari, installazione di building automation.

Usufruibile solo dalle persone fisiche e giuridiche titolari di diritto reale sull’unità immobiliare.

Rimane invariata la detrazione IRPEF 65%, in 10 quote annuali, con massimo di spesa per unità immobiliare di 153.846,15€ per la riqualificazione (non cumulabile con gli altri interventi su elementi orizzontali e/o verticali), 46.153,84/60.000,00€ per gli impianti di climatizzazione invernale, 153.846,15€ per la microgenerazione (risparmio energetico almeno del 20%), 46.153,84€ per i collettori solari, 15.000,00€ per la building automation. Cedibilità del Credito possibile.

  1. BONUS ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE 75%

Introdotto dalla Legge 234/2021, con obbligo di completare i lavori entro il 31.12.2022

Interventi per la realizzazione di tutte le opere direttamente finalizzate al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Ivi compresi gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito

Usufruibile solo dalle persone fisiche titolari di diritto reale sull’unità immobiliare.

Detrazione IRPEF 75%, in 5 quote annuali, con massimo di spesa per unità immobiliare di 50.000,00€ per gli edifici unifamiliari,  40.000,00€ moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari e 30.000,00€ moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. Cedibilità del Credito possibile.

  1. BONUS FACCIATE 60%

Prorogato al 2022

Interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B DMLLPP 1444/68.

Usufruibile solo dalle persone fisiche e giuridiche titolari di diritto reale sull’unità immobiliare.

Detrazione IRPEF 60%, in 10 quote annuali, senza previsione di limite massimo. Cedibilità del Credito possibile.

  1. ECOBONUS 110%

UNIFAMILIARI: prorogato al 31.12.2022, con obbligo di completare il 30% dei lavori entro il 30.09.2022 ed il rimanente entro il 31.12.2022.

CONDOMINI: prorogato al 31.12.2023, in decalage al 70% dal 01.01.2024 al 31.12.2024 ed al 65% dal 01.01.2025 al 31.12.2025.

CAPPOTTO TERMICO verticale ed orizzontale, sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti con impianti a CONDENSAZIONE, PDC e/o IBRIDI e/o GEOTERMICI. Inclusi tutti gli interventi di cui all’ECOBONUS50% e 65%, solo se (tranne nei casi in cui è certificabili l’impossibilità di percorrere gli interventi trainanti) abbinati ad uno degli interventi trainanti indicati sopra, nonché l’installazione di impianti fotovoltaici. Possibile solo se si ottiene il miglioramento di 2 classi energetiche.

Usufruibile dalle persone fisiche per massimo due unità immobiliari, oltre a quelle presenti in condominio. Detrazione IRPEF 110%, in 5 quote annuali, con massimo di spesa per unità immobiliare di 30-40-50.000,00€ per il cappotto termico e 15-20-30.000,00€ per gli impianti di climatizzazione, 48.000,00€ e 2.400,00€/kw per gli impianti fotovoltaici, 96.000,00€ (non chiaro ed in attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrante, se cumulabile col massimale del bonus 50%) per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.

Cedibilità del Credito possibile.

CESSIONE del CREDITO dei BONUS FISCALI

La LEGGE 77/20 all’art.121 stabilisce la possibilità di poter TRASFORMARE la DETRAZIONE FISCALE maturata con la RISTRUTTURAZIONE della propria CASA anni 2020 e 2021 (proroga al triennio 2022-2024), in SCONTO sul corrispettivo dovuto o in CREDITO CEDIBILE. Fermo restando che vi sia un acquirente (cessionario) che acquista il credito ad un determinato prezzo.

SCONTO in FATTURA

L’AZIENDA esecutrice dei lavori, può proporre uno SCONTO sul corrispettivo dovuto, in quanto potrebbe recuperarlo nei successivi 10 anni sulle sue imposte; o eventualmente cederlo. Questa modalità attiva 4 CRITICITÀ:

  1. INCREMENTO dei COSTI: in quanto l’ANTICIPO di un credito decennale per un’azienda è un COSTO e, il doverlo sostenere, comporta a discapito del cliente, l’applicazione di una MAGGIORAZIONE NASCOSTA sul PREZZO FINALE. Ben NASCOSTA (ma presente) dall’ILLUSIONE del vantaggio dello SCONTO IMMEDIATO.
  2. SANZIONI: seppur l’opzione fiscale viene effettuata dal fornitore, il BENEFICIARIO (CLIENTE) è RESPONSABILE in SOLIDO per eventuali IRREGOLARITA’. Con conseguente RECUPERO dell’IMPOSTA da parte dell’AGENZIA delle ENTRATE, inclusi INTERESSI e SANZIONI (fino al 200%).
  3. PERDITA del 15%: per quelle tipologie di lavori ove la detrazione fiscale è del 65%, lo sconto del 50% comporta una PERDITA IMMEDIATA del 15%.
  4. QUALITA’ SCADENTE: le aziende che applicano lo SCONTO in FATTURA, hanno purtroppo bisogno di questo espediente, di “uno specchio per le allodole”. SOPPERISCONO all’incapacità di costruire rapporti di lavoro basati su PROFESSIONALITÀ-COMPETENZA-TRASPARENZA, attraverso l’uso del 50% di SCONTO. SCONTO che comporta, per essere SOPPORTATO,  il ricorso a MANODOPERA NON QUALIFICATA e ad utilizzo di MATERIALI SCADENTI.

CESSIONE del CREDITO

In questo caso è vero che la SPESA va SOPPORTATA per INTERO (seppur l’opzione di cessione può essere effettuata anche durante e non solo alla fine), ma l’opzione di CESSIONE, supportata dalla VERIFICA di CONFORMITÀ (Certificato di Conformità ed Asseverazione delle Spese), CANCELLA i NODI delle eventuali IRREGOLARITÀ.

Oltre naturalmente ad eliminare i pericoli indicati nei 4 punti precedenti, purtroppo RADICATI e DIFFUSI sul mercato.

L’operazione di CESSIONE del CREDITO può avvenire verso chi è disposto ad acquistare quanto maturato: potrebbe essere POSTA o ISTITUTO di CREDITO (70-75% circa del valore del credito).

COME?

  1. Far redigere (ove previsti) da PROFESSIONISTI ABILITATI, VISTO di CONFORMITA’ ed ASSEVERAZIONE delle SPESE
  2. Nel momento in cui il CREDITO LAVORI è MATURATO (parziale o totale), entrare ONLINE nel proprio CONTO CORRENTE o nella piattaforma messa a disposizione dall’Istituto di Credito:
  • andare nella sezione “Cessione dei Crediti”;
  • inserire “Tipologia di Credito” (ristrutturazione 50% o ecobonus 65%), “importo da cedere”, “numero rate”(10), “primo anno fiscale”(2023 per spese 2022);
  • allegare i documenti richiesti;
  • il programma indicherà “valore di cessione” ed “importo da liquidare”;
  • sottoscrivere “contratto di cessione”.
  1. Successivamente e non oltre 5 giorni, si deve procedere ad inserire la CESSIONE del CREDITO nel proprio CASSETTO FISCALE, nel sito dell’AGENZIA delle ENTRATE:
  • accedere con SPID alla “Mia Scrivania”;
  • quindi “Servizi”, “Servizi per Comunicare”, “Opzione per Interventi Edilizi”;
  • compilare la comunicazione indicando “anno” (2022), “tipologia d’intervento” (ristrutturazione 50% o ecobonus 50%/65%/110% o bonus facciate 90%/60%, bonus barriere architettoniche 75%), “importo sostenuto”, “dati catastali”, “dati cessionario” (Poste), “ammontare credito ceduto”;
  1. 40-120gg circa GIORNI solari circa per RICEVERE ACCREDITO sul PROPRIO CONTO CORRENTE.

QUESTA POSSIBILITA’ PERMETTE di TRASFORMARE la DETRAZIONE FISCALE in VALUTA CORRENTE (fermo restando che vi sia un acquirente detto Cessionario, che acquista il credito ad un determinato prezzo), indicativamente nell’anno in corso, invece che in 10 anni.

In modo tale da:

  • EVITARE eventuali richieste di RIMBORSO da parte dell’AGENZIA delle ENTRATE. Oltre a TUTELARSI da SANZIONI e INTERESSI.
  • RICADERE nel VORTICE di IMPRESE che per ACCAPARARSI lavoro, propongono SCONTI INVERSOIMILI, a discapito della QUALITÀ del LAVORO e della PROFESSIONALITÀ degli OPERATORI coinvolti.

Naturalmente, conti alla mano, da un punto di vista finanziario la detrazione in 10 anni è sempre quella più conveniente.

“Qual è ‘l geometra che tutto s’affigge per misurar lo cerchio, e non ritrova, pensando, quel principio ond’elli indige, tal era io a quella vista nova”.

Paradiso, XXXIII, D. Aligheri

 

Inoltre fondamentale l’ITER da compiere:

VERIFICARE che gli INTERVENTI siano INCLUSI negli ELENCHi dell’Agenzia delle Entrate;

  1. SCEGLIERE IMPRESA in REGOLA con i CONTRIBUTI (richiedere DURC ma anche Certificato Camera Commercio con almeno 5 anni di attività nel codice Ateco coerente tra attività di impresa e credito ceduto, Certificato di Vigenza, Certificato Protesti e CR Banca d’Italia. Documentazione richiesta abitualmente da Cassa Depositi e Prestiti per verificare nella cessione dei crediti, affidabilità dell’impresa);
  2. INVIARE Comunicazioni ove obbligatorie: Notifica Preliminare, Cila-Scia-PdC, ENEA, Attestati di Conformità e Congruità;
  3. BONIFICO PARLANTE.

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cristina ruggieri lavorgna & gianfranco scatigna architetti

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