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RISTRUTTURARE CASA: i DANNI dell’UMIDITA’

10/02/2024

L’ACQUA, fonte e origine di ogni forma di vita è, se mal gestita, bagnando o gocciolando o allagando, la causa di maggior danno della tua casa, sia che agisca direttamente (ad es. un tubo d’acqua rotto) attraverso l’attivazione di negatività spesso inarrestabili, sia che agisca indirettamente (ad es. germinazione delle spore aero disperse, con conseguente sviluppo di muffe) permettendo con la sua presenza, fenomeni di deterioramento.

La presenza di acqua non voluta nella tua casa è sinonimo di alterazione delle caratteristiche estetiche, di danno, di deterioramento, di perdita di coibentazione termica ed acustica, di proliferazione di batteri, muffe e funghi.

Esser bagnato, impregnato d’acqua, significa UMIDO.

L’Umidità nella tua casa ha 7 modi di esprimersi:

  1. Umidità da COSTRUZIONE;
  2. Umidità da PRECIPITAZIONI;
  3. Umidità IMPREVISTA;
  4. Umidità da RISALITA;
  5. Umidità da TERRENO;
  6. Umidità IGROSCOPICA;
  7. Umidità da CONDENSA.

UMIDITA’ da COSTRUZIONE

L’umidità residuale da Costruzione o Ristrutturazione è quella necessaria all’idratazione dei leganti e che solo in parte evapora durante i lavori; la parte rimanente, evacua naturalmente nei successivi 3 o 4 anni.

UMIDITA’ da PRECIPITAZIONI

L’umidità da Precipitazioni deriva da infiltrazioni per il contatto della tua casa con piogge, neve, ghiaccio, nebbia, brina e rugiada. La loro maggiore o minore presenza è dovuta all’intensità degli eventi naturali ed alla tecnologia costruttiva dell’edificio.

UMIDITA’ IMPREVISTA

L’umidità Imprevista riguarda tutte quelle casistiche fortuite ed accidentali come la rottura di una tubazione d’acqua, un allagamento perché il tuo vicino si è dimenticato l’acqua aperta, etc….

UMIDITA’ da RISALITA

L’umidità di Risalita è quella che coinvolge i muri che poggiano direttamente sul terreno. Dove c’è risalita non c’è acqua liquida e raramente è presente muffa.

Esiste in due forme:

  • umidità di risalita primaria quando proviene dal terreno e attraversa fondazioni e muratura verticalmente dal basso verso l’alto;
  • umidità di risalita secondaria quando proviene da apporti laterali, dal contorno della casa, da pavimenti o perdite o da condensazione per flussi convettivi opposti (l’aria interna della casa vicino alle pareti esterne raffreddandosi scorre verso il basso, mentre quella esterna vicino ad una parete della casa più calda, scaldandosi scorre verso l’alto. Nella parte più bassa abbiamo una parte della parete più fredda, da cui la formazione di condensa) e si distingue dalla precedente per una presenza irregolare.

Identificabile dal fatto che progredisce dal pavimento in su, ha un contorno intenso e uniforme, non varia in relazione al variare delle stagioni ed in ragione della presenza di evaporazione, presenta dei sali in superficie.

L’umidità di risalita ha quasi sempre origine secondaria, cioè deriva da acqua proveniente da apporti laterali o da condensazione. Essendo gli edifici costruiti dagli anni ‘50/60 in poi poggianti su fondazioni compatte ed impermeabili in cemento armato o in calcestruzzo, e gli edifici più vecchi sostenuti da basi murarie realizzate con materiali duri e compatti, perciò poco permeabili, ecco perché la maggior parte delle manifestazioni di risalita sono riferibili a cause secondarie.

UMIDITA’ da TERRENO

L’umidità da Terreno è da ricondurre alla contiguità di quest’ultimo con la tua casa, soprattutto ove presenti locali interrati. La presenza d’acqua può dipendere dalla natura del terreno, da precipitazioni, dall’esistenza di falde sotterranee, dalla rottura di tubazioni, da fenomeni fortuiti.

Se la tua casa è priva di correttivi predisposti in fase costruttiva, complesso e costoso diventa venirne a capo.

UMIDITA’ IGROSCOPICA

L’umidità Igroscopica è quella proveniente dal vapore acqueo contenuto nell’aria che depositandosi sulle superfici, reagisce coi sali. presenti nei muri

UMIDITA’ da CONDENSA

L’umidità da Condensa è quella riconducibile all’acqua sotto forma di vapore presente nell’aria (ad esempio la produzione giornaliera di vapore acqueo per ognuno di noi nella nostra casa è di 3kg circa al giorno) che si trasforma in liquido (pensa, quando fai la doccia, al vapore presente nel bagno che si deposita sulle pareti ed è visibile sulle superfici non assorbenti come piastrelle o vetri), e si manifesta per il contatto della stessa con una superfice più fredda. Oppure quando il contenuto di vapore acqueo nell’aria aumenta sino alla saturazione: in una camera da letto, due persone che dormono, ad una temperatura di 20°C, dopo 4 ore hanno portato il contenuto di Umidità Relativa al 90%!!!!! Le muffe iniziano a proliferare con valori del 70%.

Cosa fare se nella tua casa c’è umidità?

Vediamo i 4 step fondamentali

Primo step, evitare di ricorrere a “soluzioni miracolose”, che vanno sempre bene, come la vernice anti-muffa, le contropareti in cartongesso, le iniezioni ferma acqua o per i piani interrati, i rinomati vespai aerati.

Così come consiglio di non credere alle bufale quali: i muri respirano in quanto non sono essere viventi; le lampade e le vaschette di sale, sia perché la loro capacità di assorbimento è limitatissima, sia perché il sale come materiale igroscopico assorbe, ma quando è saturo restituisce l’acqua all’ambiente; aprire le finestre al mattino invece di aprirle 7/8 volte al giorno, per una manciata di minuti; aprire le finestre a vasistas che sono invece causa di ponti termici; deumidificatori, fatto salvo situazioni d’emergenza, sia per l’elevato consumo energetico elettrico, sia per l’assenza di ricambi d’aria.

Tutte modalità proposte da ipotetici “addetti ai lavori”, spesso dettate dall’incompetenza e dalla superficialità nella valutazione sulla tipologia di umidità presente, che ha come conseguenza l’inefficacia dell’intervento, l’inutile dispendio di denaro, e oltre alla beffa l’inganno: il persistere e l’aggravarsi della situazione.

Secondo step, comprendere in quale modo, tra i 7 che ti abbiamo raccontato sopra, l’umidità si sta esprimendo in casa tua. Naturalmente la modalità di indagine ha un suo specifico protocollo che in ragione della situazione patologica, della gravità e delle incognite presenti, deve avere come tappe del percorso:

  • l’ispezione visiva;
  • la verifica delle condizioni di contorno;
  • gli approfondimenti sulle caratteristiche dell’edificio;
  • la raccolta di dati su usi, costumi ed abitudini;
  • le misurazioni geometriche, fisiche, chimiche e meccaniche;
  • le verifichi su eventuali eventi che hanno determinato una modifica delle condizioni al contorno;
  • l’indagine termografica;
  • l’indagine di laboratorio.

Terzo step, evitare che l’acqua entri in casa e contestualmente agevolare la fuoriuscita del vapore acqueo presente. Questo perché l’acqua che entra nell’edificio non si dissolve; sarà quindi necessario eliminarla nel più breve tempo possibile.

Quarto step, focalizzata la tipologia di umidità tra le 7 individuate sopra, adottare le opportune azioni correttive:

Per l’Umidità da Costruzione, eliminarla velocemente attraverso l’evaporazione, da favorire tramite ventilazione a temperature moderatamente più elevate. Naturalmente la precoce successione delle lavorazioni rispetto ai tempi fisiologici di asciugatura dei materiali è concausa nella lentezza dell’eliminazione dell’umidità.

Per l’Umidità da Precipitazioni devi innanzitutto risalire all’origine dell’infiltrazione, che può avere modesta o consistente importanza, in funzione delle caratteristiche tecnologiche dell’edificio e dell’intensità delle piogge. Inoltre, l’azione combinata di acqua e vento sui muri esterni, supera agevolmente la superfice muraria attraverso punti deboli e cavillature, entrando agevolmente in casa. Devi eliminare la causa scatenante (impermeabilizzazione carente, microfessurazioni, punti di ristagno, etc…), tenendo presente che risolta l’anomalia, va sempre e comunque espulsa l’acqua accumulata (in alcuni casi, i tempi di asciugatura sono lunghissimi).

Inoltre, nei casi di minime infiltrazioni che si sono protratte per lunghi periodi senza alcun segno visivo, è opportuno verificare l’esistenza di eventuali danni da corrosione, tali da incidere sull’integrità complessiva della casa.

Per l’Umidità Imprevista dopo avere riparato il guasto ed eliminato l’acqua in eccesso, occorre attendere i tempi di asciugatura delle parti umide, attraverso l’evaporazione. Nelle situazioni più problematiche, sarà necessario adottare degli appositi deumidificatori professionali, per poter riportare il prima possibile i valori di umidità a livelli sufficientemente bassi, e tali da consentire il suo utilizzo in condizioni igieniche ottimali.

Per l’Umidità da Risalita primaria le tecnologie a disposizione sono: taglio meccanico della parete con inserimento di materiali impermeabilizzanti; barriere chimiche attraverso l’iniezione di resine; barriere elettrosmotiche che invertono la direzione del flusso d’acqua; intonaci evaporanti detti anche macro-porosi che, grazie alla velocità d’evaporazione, assorbono l’acqua alla parete restituendola all’ambiente; applicazione di elementi scaldanti alla base muraria, con lo scopo di attivare una barriera termica, capace di invertire il flusso verticale dell’acqua.

Per l’Umidità da Terreno, che spesso viene confusa con l’umidità da risalita,devi perseguire la protezione di tutte quelle parti della casa che anche per una volta possono trovarsi a contatto con l’acqua. Nel caso di presenza d’acqua di falda, sono necessarie scavi di trincee, pozzi di estrazione, dreni e opere geotecniche capaci di mantenere bassa la falda. In altre casistiche diventa conveniente intervenire dall’interno, utilizzando impermeabilizzanti atti alla controspinta idraulica.

L’Umidità Igroscopica, identificabile attraverso la presenza di maculazione sulle pareti, viene corretta o mediante la demolizione degli intonaci ed il trattamento dei muri con degli anti-sali (fatto salvo per quegli intonaci affrescati o particolarmente pregiati ove le tecniche di desalinizzazione prevedono l’applicazione di impacchi assorbenti), o mediante l’adozione di Impianti di Ventilazione Meccanica Controllata per l’espulsione della quantità in eccesso dell’umidità presente nell’aria.

Quando si presenta l’Umidità da Condensa il primo passo è quello di aumentare la ventilazione attraverso frequenti ricambi d’aria, che dovranno espellere l’umidità in eccesso. Inoltre, i mobili vanno sempre distanziati dalle pareti. Successivamente dovrai sanificare le pareti con Sali di Boro (o ioni di rame e argento, calce naturale, sali di ammonio) e quindi incrementare la temperatura superficiale di pochi gradi, così da rendere impossibile la formazione di nuova condensa: mediante serpentine elettriche riscaldanti o rivestire con materiali fortemente igroscopici sotto forma di pannelli o intonaco (invece isolare dall’interno con cappotti termici è sempre molto rischioso e può essere fatto solo dopo attente valutazioni).

Sempre e comunque, il sistema più efficace per tenere bassa l’umidità all’interno della tua casa è quello di aerare frequentemente aprendo con regolarità le finestre, oppure installare un Impianto di Ventilazione Meccanica Controllata.

Non sempre è possibile risolvere la formazione di umidità, se non con interventi molto impegnativi.

Ti ricordiamo infine che anche una realizzazione a perfetta regola d’arte della ristrutturazione della tua casa, NON IMPEDISCE che nel tempo si possa presentare umidità, nelle sue 7 modalità, se non si svolge un’adeguata manutenzione periodica.

(G. Flaubert)

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