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RISTRUTTURARE CASA: la scelta dei SERRAMENTI ESTERNI

15/09/2022

Le superfici trasparenti assolvono nella tua casa ad una molteplicità di funzioni:

PROTEGGONO l’ambiente interno dagli agenti atmosferici, dalle intrusioni, dagli insetti.

ASSICURANO un corretto apporto di ARIA e di LUCE.

CONTRIBUISCONO alla regolazione del COMFORT TERMICO e del COMFORT ACUSTICO.

Il serramento esterno qui inteso come “foro finestra” si compone fondamentalmente di 7 parti:

  1. Il CONTROTELAIO
  2. Il TELAIO FISSO
  3. Il TELAIO MOBILE
  4. La LASTRA TRASPARENTE
  5. Gli ACCESSORI (ferramenta e guarnizioni).
  6. Le SCHERMATURE SOLARI
  7. Il CASSONETTO

Elementi che nella loro forma, dimensione, caratteristica tecnica, matericità interconnessione e collocazione, permettono di:

  • Isolare termicamente la tua casa
  • Modulare l’ingresso di aria esterna
  • Modulare i guadagni solari in inverno e le protezioni solari d’estate
  • Provvedere all’illuminazione diurna per un ambiente più piacevole
  • Permettere interazione visiva con l’esterno

Il CONTROTELAIO

Il CONTROTELAIO (comunemente indicato come falso-telaio) non è un elemento marginale, come spesso è stato considerato. Esso rappresenta l’interfaccia tra telaio fisso e parete, il cosiddetto “piano intermedio” o “nodo primario e secondario”, che garantisce la protezione dal rumore e dal caldo/freddo.

Le caratteristiche minime di un controtelaio devono essere:

  • continuità sui 4 lati, in modo tale da fungere da taglio termico
  • discontinuità con parti metalliche, per evitare ponti termici
  • sufficiente resistenza meccanica, se utilizzato anche come supporto per l’ancoraggio
  • costruito con materiali a bassa conducibilità, tipo legno o pvc o eps o neoprene

Il TELAIO FISSO e il TELAIO MOBILE

Sono le due parti del serramento di cui il TELAIO FISSO ancorato (“nodo secondario”) al vano finestra ed il TELAIO MOBILE che, incernierato al telaio fisso (“nodo terziario”), permette l’apertura e la chiusura del vano. Le tipologie di movimento del Telaio Mobile sono 10: battente; girevole; visiera; bilico; oscillo battente; scorrevole; saliscendi; pantografo; libro; basculante.

Entrambi i telai garantiscono la protezione dalle intemperie nonché la separazione tra clima interno e clima esterno.

Telaio Fisso, cornice visibile del serramento e Telaio Mobile, conformato per alloggiare (“quarto nodo”) le Lastre Trasparenti, sono costituiti da profili e, mentre il primo viene fissato al Controtelaio, il secondo ha la funzione di consentirne l’apertura.

I profili possono essere in:

LEGNO: materiale naturale nonché biodegradabile ed ecosostenibile al 100%, ottimo isolante termico ed acustico, si caratterizza per profili in legno massiccio ove la resistenza si basa sul materiale o meglio, in legno lamellare, ove la tenacia è conseguenza del procedimento utilizzato per la lavorazione dello stesso. Le peculiarità dei serramenti sono legate alla pianta d’origine, siano essi conifere quali pino o abete o larice, allo stesso tempo meno durevoli ma ottimi isolanti oppure latifoglie, quali rovere o frassino o meranti, maggiormente durevoli ma meno isolanti. La finitura superficiale può essere fatta con vernice trasparente, quando si vuole mantenere l’aspetto naturale del legno d’origine o laccature coloranti coprenti e a poro aperto, per intravedere la venatura sottostante. Il legno richiede manutenzione costante in quanto l’essere sottoposto alle intemperie, comporta subire danni.

ALLUMINIO: elemento di origine naturale ricavato dalla bauxite nonché da leghe di silicio e magnesio, materiale leggero e versatile, ecosostenibile, pessimo isolante in quanto conduttore naturale; per le buone prestazioni di isolamento del serramento si utilizza la tecnica del “taglio termico”: una separazione della continuità del metallo attraverso l’inserimento, all’interno delle camere d’aria dei profili, di listelli in poliammide, materiale a bassa conducibilità, capaci di interrompere le dispersioni termiche. Profili anodizzati, ossidati o verniciati con varie tecniche, tra cui la sublimazione, al fine di avere effetti cromatici di ogni tipo e genere. Inoltre, la possibilità di sezioni ridotte dei telai, permette di avere effetti “a tutto vetro”, a beneficio della luminosità dell’ambiente. I serramenti di alluminio sono stabili, robusti, semplici da pulire e non richiedono particolari accorgimenti manutentivi.

LEGNO-ALLUMINIO o ALLUMINIO-LEGNO: sistemi ibridi di cui il primo prevede profili in legno protetti da una lamina d’alluminio verso l’ambiente esterno ed il secondo, costituito da profili in alluminio abbinati ad una cartella in legno, come rivestimento verso l’ambiente interno. Unioni che favoriscono il miglioramento dalle prestazioni dei due materiali quali tenuta all’aria-acqua-vento, resistenza, deformabilità, isolamento termico ed acustico, vulnerabilità agli agenti atmosferici.

PVC: o polivinile di cloruro, ottimo isolante termico ed acustico, resistente agli agenti atmosferici esterni anche in ambiente aggressivo, non richiede interventi manutentivi, stabile, leggero, autoestinguente, duraturo e riciclabile. L’aggiunta di colorante durante la lavorazione permette una varietà ampia di tinte, toni ed effetti. I profili delle finestre in PVC hanno al loro interno delle camere d’aria che condizionano l’isolamento: dimensione adeguata e maggior numero, migliorano qualità coibentanti ed insonorizzanti. Fondamentale la classe di resistenza dei profili: la classe M prevista per i climi più freddi e non oltre i 22° d’estate; la classe S prevista per i climi più severi che superano d’estate la soglia dei 22°.

PVC-ALLUMINIO o PVC-LEGNO: ulteriori sistemi che mescolano i pregi di ciascun materiale. Profili in PVC con rivestimento esterno in allumino o profili in PVC con rivestimento interno in legno.

La LASTRA TRASPARENTE

Modulare i guadagni solari, provvedere all’illuminazione e permettere l’interazione visiva con l’esterno, sono le funzioni di questa componente all’interno del sistema serramento. Tra i materiali maggiormente utilizzati troviamo il vetro. Relativo e per progettualità di nicchia, l’uso del Plexiglass nonché del Policarbonato.

Fino agli anni ’70 venivano realizzati con un’unica lastra di 3/4mm; successivamente hanno iniziato a diffondersi le vetrocamere, realizzate con due lastre di vetro intervallate da una camera d’aria. L’evoluzione tecnologica e normativa permette oggi valori di isolamento termico, isolamento acustico nonché di trasmissione e riflessione luminosa impensabili sino a pochi anni fa. Uso di gas con minor conduttività dell’aria (argon, kripton, xeno), trattamento superficiale dei vetri, frazionamento della camera d’aria (con ulteriori vetri o con films), uso di distanziatori nonché di telai a bassa conduttività termica, permettono al sistema serramento di riflettere d’inverno verso l’interno il calore che tenderebbe normalmente a disperdersi, risparmiando considerevoli somme per il riscaldamento.

Riflettere d’estate verso l’esterno il calore che tenderebbe normalmente a penetrare all’interno, risparmiando sul raffrescamento estivo.

Le lastre influiscono inoltre notevolmente sulle prestazioni acustiche del serramento, al fine di ridurre fortemente la penetrazione del rumore all’interno dell’ambiente in cui viviamo. Un vetro singolo da 4mm ha un potere fono-isolante RW di 25dB circa; aumentando lo spessore del vetro aumentano anche le prestazioni acustiche. Però un vetro da 20mm ovviamente peserebbe troppo (50kg) e non isolerebbe (Ug=5,3 W/m2K); piuttosto che aumentare lo spessore delle singole lastre è preferibile usare lastre con spessori differenti nonché con Polivinilbutile.  Un vetro ad isolamento acustico medio ha un potere fono-isolante RW di 36dB, un vetro ad isolamento acustico elevato ha un potere fono-isolante RW di 42dB ed un vetro ad isolamento acustico top ha un potere fono-isolante RW di 45dB.

Gli ACCESSORI

Gli accessori di un serramento sono tanti ed ognuno con una specifica funzione. L’utilizzo di un’accessoristica adeguata è fondamentale al fine che il sistema serramento possa assicurare delle performance innanzitutto minime e, attraverso una scelta oculata, elevate.

Nella ferramenta (cerniere, maniglie, slitte, etc…) rientrano tutti quei sistemi che permettono il fissaggio, la movimentazione e la chiusura del serramento. Generalmente in materiale metallico, sono soggetti a fenomeni di micro-corrosione; preferibile orientarsi verso tipologie di serramenti che prevedono tecnologia Tricoat, soluzione contro il prematuro deterioramento.

Le guarnizioni (nastri autoespandenti, nastri butilici, pellicole, schiume elastiche, sigillanti, etc…) garantiscono nei “nodi” l’assorbimento dei movimenti generati dalle sollecitazioni climatiche, resistono alla sollecitazione dei carichi ed assicurano la chiusura ermetica tra ambiente esterno ed ambiente interno: rendono il sistema serramento impermeabile all’acqua, impediscono l’ingresso degli spifferi, eliminano le dispersioni di calore ed abbattono i rumori.

Le SCHERMATURE SOLARI

Le Schermature Solari vengono definite dall’Allegato M al DL 311/2006 “i sistemi che, applicati all’esterno di una superficie vetrata trasparente, permettono una modulazione variabile e controllata dei parametri energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari“.

Le Schermature Solari fondamentali sono 4:

  1. AVVOLGIBILE
  2. PERSIANA
  3. FRANGISOLE
  4. SCHERMO nel VETRO
  1. AVVOLGIBILE: o tapparella, chiusura a saracinesca costituita da listelli che si avvolgono attorno ad un rullo, ubicato all’interno del cassonetto nella parte superiore del foro finestra. Un tempo venivano realizzate in legno mentre oggi le troviamo (essendo il legno pesante e facilmente deperibile) in pvc ed in alluminio. Con rullo in ferro zincato. In entrambi i casi possono essere semplici o coibentate. Il sistema di apertura/chiusura può essere manuale o elettrico.
  2. PERSIANA: chiusura a battente o scorrevole costituita da listelli orizzontali, fissi o orientabili, collegate ad un telaio indipendente dal serramento, nella maggior parte dei casi di forma rettangolare, costituito da profili. Il movimento è permesso da cerniere ferramenta collegata al telaio. In legno o pvc o alluminio. Con anima in acciaio, nei casi in cui fungono anche da elemento antintrusione. Quando l’anta è fissata direttamente al serramento, di parla di SCURI.
  3. FRANGISOLE: o brise-soleil, schermi costituiti da doghe verticali o orizzontali, fisse o orientabili (manualmente o elettricamente), solitamente installati in facciata o in copertura, orizzontalmente o verticalmente. In legno o acciaio o pvc o calcestruzzo o cotto o alluminio.
  4. SCHERMO nel VETRO: o vetro a controllo solare in quanto l’applicazione su una delle due facce della vetrocamera, di un rivestimento costituito da ossidi metallici, permette di modulare la radiazione luminosa cioè l’energia luminosa proveniente dal sole e la radiazione infrarossa, cioè l’energia termica proveniente dall’esterno in estate e dal riscaldamento domestico d’inverno. Si parla di Vetri Selettivi quando il rivestimento viene applicato verso l’esterno della vetrocamera, in modo da avere maggiore luminosità e repulsione del calore.

Si parla di Vetri Basso Emissivi quando il rivestimento viene applicato verso l’interno della vetrocamera, così da permettere il transito della radiazione luminosa dall’esterno verso l’interno ed impedire la dispersione del calore dall’interno verso l’esterno.

Il CASSONETTO

Nei casi in cui l’oscuramento è assicurato da avvolgibili, il cassonetto viene applicato sopra il serramento occupando uno spessore pari a circa ¾ dell’intera parete; all’esterno rimane quindi solo una sezione ridotta di muro (la “veletta”) di pochi centimetri che, conseguentemente, ha un potere isolante ridottissimo. Spazio tra avvolgibile e muro mediamente di 1,5cm, spazio tra avvolgibile e serramento mediamente di 2,5cm, cassonetti di spessore tra i 6 e i 10mm, assenza di guarnizioni e sigillature, comportano spifferi (aumento dei costi in bolletta), rumori (disturbo) e formazione di condensa (insalubrità degli ambienti domestici).

Ecco perché in un intervento di ristrutturazione se vuoi massimizzare le prestazioni del foro finestra, devi accompagnare la sostituzione del serramento con l’adozione di un cassonetto coibentato.

Trattasi di un rivestimento termico (polistirene espanso, polistirene sinterizzato, polistirene polimerico, poliuretano, resina fenolica, lana minerale, legno osb, pvc) con il quale viene isolato il vano di alloggiamento dell’avvolgibile.

Le tipologie di intervento sono 3:

  1. INCAPSULAMENTO: Il vecchio cassonetto esternamente rimane il medesimo e l’intervento riguarda la creazione di una calotta interna, attraverso fogli di isolante. In questo caso la tapparella non è più direttamente accessibile.
  2. SOSTITUIZONE: il vecchio cassonetto viene completamente eliminato e sostituito col nuovo che può essere in pvc, alluminio, legno. Nei primi le camere d’aria fungono da isolamento mentre gli altri due, sono accoppiati a dei pannelli isolanti. La sostituzione può avvenire mediante l’uso di monoblocchi coibentati, cioè blocchi cavi costituiti da isolante (poliuretano o polistirene), che vengono incassati nella muratura; l’effetto finale è di scomparire completamente.
  3. SOVRAPPOSIZIONE: al fine di non procedere con opere murarie, del vecchio cassonetto rimane l’intelaiatura e ad esso, viene sovrapposto il nuovo cassonetto coibentato. L’appoggio a sormonto alla parete interna crea un giunto a tenuta grazie al contatto con i pannelli coibentanti flessibili, fissaggio che viene completato con una opportuna sigillatura di finitura.

In linea di principio è sempre preferibile sostituire i vecchi cassonetti, e provvedere anche alla sostituzione degli avvolgibili oltre che degli accessori per la movimentazione. Nulla serve sostituire i vecchi serramenti, scegliendone di “superperformanti” (valore di trasmittanza media di poco superiore a 1 W/m2K) se sopra di essi lasciamo uno spazio di 20/40cm a diretto contatto con l’esterno (valore di trasmittanza media pari a 6 W/m2K).

QUINDI, QUALI SERRAMENTI SCEGLIERE quando si RISTRUTTURA CASA?

I PARAMETRI per la scelta dei SERRAMENTI ESTERNI sono 3:

  • MATERIALI
  • PRESTAZIONI
  • POSA in OPERA

MATERIALI

Abbiamo visto che il sistema serramento offre in relazione ai 7 elementi costitutivi, una molteplicità tutte valide in termini di prestazioni, di possibilità. A parità di prestazioni (che approfondiamo nel prossimo punto) nella zona climatica oggetto di installazione, la scelta della tipologia di materiali o della combinazione di essi nel caso si prendessero in considerazione tipologie ibride, dipende semplicemente dalla concertazione di quattro fattori: durabilità, ecosostenibilità, gusto estetico e budget.

PRESTAZIONI

Innanzitutto un serramento deve avere obbligatoriamente Marcatura CE e le PRESTAZIONI, devono essere certificate esclusivamente dagli enti autorizzati dalla normativa europea. I requisiti prestazionali da verificare del sistema serramento sono 6:

  1. REQUISITO TERMICO: viene espresso dalla Trasmittanza Termica (Uw) ed esprime l’attitudine del serramento a contenere il passaggio di calore. Uw≤1,30W/m2K.
  2. REQUISITO ACUSTICO: viene espresso dall’Indice del Potere Fonoisolante (Rw) ed esprime l’attitudine del serramento a contenere il passaggio di rumore. In relazione al tipo di intervento nonché dell’esposizione al rumore: 32 ≤Rw[dB]≤45.
  3. FATTORE SOLARE: (g) esprime l’attitudine del vetro del serramento al passaggio della luce, in rapporto al passaggio di calore: g=0,35.
  4. PERMEABILITA’ dell’ARIA: (Classe) esprime l’attitudine del serramento a non lasciar passare l’aria. I serramenti vengono divisi in cinque classi, dalla 0 (la peggiore) alla 4 (la migliore): 3 ≤Classe≤4.
  5. TENUTA dell’ACQUA: (Classe) esprime l’attitudine del serramento ad impedire le infiltrazioni di acqua piovana. I serramenti vengono divisi in dieci classi, dalla 1 (pressione 50Pa, vento 32 km/h) alla E1500 (pressione 1500Pa, vento 178 km/h), con doppia prova A (relativo a serramenti pienamente esposti) e B (relativo a serramenti parzialmente protetti): Classe=6A (pressione 300Pa, vento 78 km/h).
  6. RESISTENZA al CARICO del VENTO: (Classe) esprime l’attitudine del serramento di sopportare le spinte del vento. I serramenti vengono divisi in diciotto classi, dalla A1 (il serramento subisce notevoli deformazioni) alla C5 (il serramento subisce bassissime deformazioni): C2 ≤Classe≤C5.

I valori indicati nei primi 6 parametri prestazionali, si riferiscono a quelli normati e/o suggeriti specificatamente alla Zona Climatica Regione Lombardia, Milano e provincia.

A questi 6 parametri prestazionali vado ad aggiungerne 2, che è opportuno verificare:

  1. RESISTENZA alle EFFRAZIONI: (WK) espressa attraverso una classificazione che esprime l’attitudine del serramento a resistere alle forzature dei sistemi di chiusura, dalla WK1 (calci, colpi di braccio, estrazioni) alla WK3 (utensili e colpi d’accetta da 2kg). La scelta è condizionata dai sistemi di sicurezza della casa nonché dal budget da dedicare.
  2. MICROVENTILAZIONE: meccanismo che attraverso un’apertura minima (4-6mm) della parte superiore del serramento o di tutto il contorno, permette un micro-ricambio d’aria (spiffero) con una dispersione minima di temperatura. Questo sistema, seppur utile per evitare effetti “sottovuoto” della casa, aumenta le dispersioni e favorisce la diffusione di correnti d’aria errate, non permettendo il necessario e fisiologico ricambio d’aria necessario; che è possibile solo con un sistema di Ventilazione Meccanica.

POSA in OPERA

Una corretta Posa in Opera è quella che considera il serramento non come “tappo per un buco” ma come SISTEMA delle 7 componenti (controtelaio, telaio fisso e mobile, lastra trasparente, accessori, schermatura solare ed eventuale cassonetto) interconnesse mediante 2 “NODI”, al foro finestra. Il “NODO PRIMARIO”, interfaccia tra vano finestra e controtelaio e il “NODO SECONDARIO”, interfaccia tra controtelaio e telaio.

Non fosse così le prestazioni indicate sopra, ci assicurerebbero si un prodotto eccelso, ma con grossi problemi di infiltrazioni e spifferi.

Dei semplici operatori con viti, schiuma e silicone non bastano a sostenere il sistema serramento, ad evitare infiltrazioni d’acqua, a garantire un elevato isolamento termico ed acustico. Solo POSATORI QUALIFICATI (EQF2 posatore junior, EQF3 posatore senior e EQF4 posatore caposquadra) con turboviti, reti porta-intonaco, nastri di tenuta aria-acqua-vento, nastri termo-espandenti, sigillanti siliconici e polimerici, nastri pvc a celle chiuse, nastri MS Polimero, schiuma elastica B2, possano assicurare al sistema serramento di assolvere alle funzioni a cui è demandato:

  • PROTEGGERE l’ambiente interno dagli agenti atmosferici, dalle intrusioni, dagli insetti.
  • ASSICURARE un corretto apporto di ARIA e di LUCE.
  • CONTRIBUIRE alla regolazione del COMFORT TERMICO e del COMFORT ACUSTICO.

“luce e ombra, nei loro estremi (…) contraddicono un fondamentale postulato (…): la chiarezza e la compiutezza assolute”.

(A. RIEGL)

Ristrutturare Casa Meglio Chiavi in Mano Senza Pensieri All Inclusive

cristina ruggieri lavorgna & gianfranco scatigna architetti

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