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RISTRUTTURARE CASA = RIN-NOVARE = RENDERE NUOVO

02/02/2024

Negli anni tu cresci, evolvi, si modificano le tue esigenze e i tuoi bisogni e ti accorgi che la tua casa, non segue il tuo passo. Gli ambienti in cui vivi, diventano sempre più generici ed impersonali.

Lo scorrere del tempo è naturale conseguenza di una sovrapposizione di disarmonie tra te e l’ambiente abitativo che ti circonda.

Il caso studio dell’intervento di ristrutturazione oggetto di questo articolo è stato concepito in un contesto di rin-novamento, per rendere nuovo, perché la casa non rispecchia più personalità e volontà di chi la abita.

Avevamo già affrontato una ristrutturazione all’interno di questo contesto condominiale, di cui ne avevamo parlato nell’articolo intitolato: “Ristrutturare Casa quando ti cambia la vita”.

Una delle cose più piacevoli nel praticare il mestiere di Architetto, è quello dell’unicità e irriproducibilità di ogni intervento di ristrutturazione, in quanto contestualmente procedimento artistico e artigianale. Seppur siamo nello stesso contesto condominiale, nella medesima scala, ad un diverso piano, abbiamo si similitudini, ma soprattutto differenze.

Simile è la dislocazione planimetrica delle singole stanze, l’orientamento secondo i punti cardinali, il doppio affaccio, la posizione di balconi nonché delle finestre e della porta d’ingresso, l’altezza interna della casa, i vincoli strutturali.

Differente è invece la personalità di chi vi abita in quella casa, la composizione del nucleo famigliare, l’insieme delle necessità e dei desideri, la distribuzione degli spazi interni, la palette colori, la tipologia dei materiali, la scelta delle finiture, la composizione degli arredi, la definizione e collocazione degli elementi d’illuminazione, la varietà dei tessuti così come delle tende e dei tappeti, la caratterizzazione delle decorazioni, l’articolazione plastica di linee ma anche di superfici e volumi.

Quindi non due gemelli omozigoti, cioè identici, ma due gemelli eterozigoti, che non si assomigliano più di due normali fratelli.

Un appartamento che ante-ristrutturazione si è presentato come un intreccio di elementi anni ’90. A cominciare da dove si trova: al piano alto di un palazzo della città metropolitana milanese, dove il tessuto residenziale è piacevolmente permeato da una solida atmosfera verde. I soffitti bianchi con le pareti dai colori salomonici intrisi di sfumature con aspirazione decorativa, i pavimenti in ceramica lucida, le porte color noce con accessori dorati, l’esiguità dell’illuminazione, i termosifoni appartenenti alla famiglia del post-ghisa, gli arredi dall’ampia varietà cromatica che spazia dal bianco al crema al color legno, per trovare la massima intensità nel fucsia dei copridivani.

Quando lo abbiamo visto, abbiamo optato per un intenso lavoro di restyling. La patina del tempo andava rimossa, attraverso un profondo intervento di ristrutturazione.

Alla proprietaria, attentissima nel definire ogni singolo dettaglio, il percorso progettuale proposto, è piaciuto da subito. “Dopo avere visto il risultato finale dei lavori nella casa di un inquilino della mia scala, ho deciso di affidarvi la ristrutturazione del mio appartamento. Forte anche delle ottime recensioni sul vostro conto.”

Siamo andati nell’appartamento per incontrarci, e la sintonia è stata immediata. Una donna indipendente, aperta alle proposte e disposta a farsi accompagnare per mano: insomma, tra i committenti ideali. Non è così scontato poter dialogare con un cliente che apprezza concettualmente ciò che gli si propone.

Abbiamo potuto operare senza ansie, e questo ci ha permesso di scegliere e proporre differenti soluzioni, con la dovuta calma.

Layout1

La sfida del progetto è stata quella di trasformare la casa con pochi interventi sulle divisioni murarie interne, cambiando profondamente lo stile degli ambienti. La distribuzione è stata conservata, così da ricavare un ambiente giorno e un ambiente notte separati da una porta a battente.

Il primo ambiente, costituito dai locali cucina e soggiorno, concepiti come l’uno estensione dell’altro, per mezzo della comunicazione diretta permessa dalla porta scorrevole interno muro. Il secondo ambiente, composto dalle due camere e dai due bagni, è stato ricomposto attraverso la modifica dei sistemi di apertura delle porte interne, che da battente diventano scorrevole interno muro, che da barriera diventano varco, per una più agevole accessibilità.

Sono stati rifatti i pavimenti rimuovendo l’esistente, gli intonaci, l’impianto idraulico, l’impianto di riscaldamento, l’impianto elettrico, l’impianto di climatizzazione. Sostituite le porte interne, i serramenti esterni inclusi i cassonetti e gli avvolgibili.

Per gli ambienti si è perseguito un gusto contemporaneo, il cui filo conduttore è il pavimento in gres porcellanato effetto rovere e la finitura in bianco utilizzata per la maggior parte delle superfici, per le porte interne, per i serramenti esterni, per i termosifoni di design, per gli elementi d’illuminazione, per i mobili della cucina, per i sanitari dei bagni.

Il contrasto di questi due elementi con le varie componenti dell’appartamento, dove non si è rinunciato a note cromatiche in armonia con l’ambiente circostante, assume anche una valenza nel definire le diverse aree funzionali.

Il living, che affaccia senza filtri sull’ingresso, lascia trasparire la doppia natura di questo spazio: la zona pranzo con il tavolo rotondo ed illuminazione superiore puntuale, si contrappone al salotto dove trova posto un divano verde dalle linee morbide, una pratica libreria ed una semplice parete attrezzata.

Con il nuovo layout la cucina è diventata parte integrante del soggiorno da cui la separa l’elemento porta scorrevole. L’arredo si sviluppa sui due lati lunghi, con una composizione che sottolinea il collegamento tra basi e pensili attraverso un fondo in gres effetto marmo ed il contrasto cromatico tra bianco e rovere.

I bagni della casa erano due anche in origine, ma nella rivisitazione del layout il più piccolo è stato riorganizzato ed è ora ad uso esclusivo lavanderia. In entrambi gli ambienti di servizio il dialogo materico è stato stabilito dai rivestimenti ceramici effetto cementine, dalla texture effetto rovere alternata al color sabbia dei mobili da bagno, dal modello dei termoarredatori.

Nella camera, pochi pezzi decisamente minimal, il recupero dell’armadio con scenografiche ante a persiana e la delicatezza cromatica della parete su cui poggia la testata del letto, arredano questo ambiente inondato di luce.

Il piacere di entrare e vivere in una casa sincera, autentica nel presentarsi quasi come fosse il racconto di chi la abita. Oggetti, colori, luci e prospettive, esprimono i valori della proprietaria.

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