Il Disegno di Legge di Bilancio approvato nella serata di martedì 15 ottobre 2024 dal Consiglio dei Ministri, ridefinisce nuovamente, rispetto alla tagliola determinata dalla precedente Legge di conversione n°67 del 23 maggio 2024, il perimetro dei bonus casa.
L’aggiornamento riguarda il Bonus Ristrutturazioni per l’abitazione principale, che non subirà nel 2025 né la decurtazione al 36%, né la tagliola del tetto di spesa dai 96mila €uro ai 48mila €uro.
Meno agevolazioni sulle seconde case, ma anche il rischio di poter incappare nella cura dimagrante per l’introduzione delle soglie per fasce di reddito, che potranno essere l’8% per i redditi fino a 50mila €uro, il 6% per i redditi da 50mila €uro a 100mila €uro, il 4% per i redditi oltre i 100mila €uro e l’azzeramento da 240mila €uro; oltre ai correttici dei coefficienti del nucleo famigliare,che avranno l’obiettivo di aumentare il plafond disponibile per chi ha più figli a carico.
Per abitazione principale verrà utilizzato lo stesso concetto della tassazione Imu: viene considerata abitazione principale quella nella quale si ha la dimora abituale e non avrà nessuna rilevanza la definizione di prima casa utilizzata per le agevolazioni sulle imposte di registro. Verrà penalizzato chi ristruttura subito dopo l’acquisto, senza averci prima trasferito la residenza!!!
Ricordiamo che gli sconti fiscali per interventi edilizi e di riqualificazione energetica sulla casa, vigenti sino a dicembre 2024 sono i seguenti:
- BONUS RISTRUTTURAZIONI: detrazione IRPEF 50%, 10 quote annuali, massima spesa annuale di 96.000,00€ per ogni unità immobiliare.
- ECOBONUS: detrazione IRPEF 50/65%, 10 quote annuali, massima spesa da 30.000,00€ a 100.000,00€ per ogni unità immobiliare.
- BONUS VERDE: detrazione IRPEF 36%, 10 quote annuali, massima spesa annuale di 5.000,00€ per ogni unità immobiliare.
- BONUS MOBILI: detrazione IRPEF 50%, 10 quote annuali, massima spesa annuale di 5.000,00€ per ogni unità immobiliare.
Quindi secondo la nuova cura dimagrante, l’aliquota del bonus collegata ai lavori di ristrutturazione, attualmente al 50% fino alla fine del 2024, rimarrà invariata nel 2025 per l’abitazione principale e subirà una decurtazione al 36% per le seconde case. Anche il tetto di spesa seguirà gli stessi cambiamenti: invariato a 96mila €uro per l’abitazione principale e ridotto alla metà, 48mila €uro, per l’abitazione secondaria.
Confermato lo sconto fiscale per arredi ed elettrodomestici che resterà sempre al 50% con massimale di spesa di 5mila €uro, mentre al momento l’Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici ed il Bonus Verde non sono stati rifinanziati.
Il nuovo assetto dei bonus edilizi versione 2025, non dovrà più fare i conti solo con le aliquote ed i massimali di spesa, ma anche con le soglie di reddito ed i coefficienti famigliari che potrebbero circoscrivere notevolmente i benefici potenziali.
ESEMPIO PRATICO
Simuliamo dei conteggi delle detrazioni fiscali negli scenari 2024 e 2025, per confrontare il meccanismo in essere con quello futuro:
ipotizziamo un intervento di ristrutturazione integrale e riqualificazione energetica (tramezzature, pavimenti, rivestimenti, intonaci, impianto idrico-sanitario, impianto riscaldamento, impianto elettrico, impianto climatizzazione, serramenti esterni ed interni) di un appartamento di 95mq calpestabili, considerando un format medio buono nell’intorno dei 1.350,00€ al mq, abbiamo una spesa totale di 128.250,00€uro +IVA (10% per appalto a corpo per prezzi unitari), per un importo pari a 141.075,00€uro.
Aggiungiamo una spesa per arredo di 60.000,00€uro +iva(22%), per un importo pari a 73.200,00€uro.
SIMULAZIONE BONUS CASA 2024
Nell’anno corrente 2024 dei 141.075,00€uro pagati entro dicembre con il criterio di cassa, 66.075,00€uro possono usufruire del Bonus Ristrutturazione 50%, 55.000,00€uro dell’Ecobonus 65% (impianto climatizzazione invernale ed estiva e building automation) e 20.000,00€uro dell’Ecobonus 50% (serramenti esterni). L’arredo può usufruire del Bonus Arredo 50% per un massimale di 5.000,00€uro:
Per un totale di detrazione fiscale pari a 81.287,50€uro, da dividere in 10 quote annuali (dall’anno 2025 all’anno 2034) dell’importo di 8.128,70€, che verranno accreditate sullo stipendio o sulla pensione o in credito IRPEF anno dopo anno.
Quindi per un totale lavori di 214.275,00€uro spesi nel 2024 ed una detrazione fiscale di 81.287,50€uro, l’importo di ristrutturazione e riqualificazione effettivamente sopportato al termine dei 10 anni ammonterà a 132.987,50€uro (quasi 40% di risparmio totale).
SIMULAZIONE BONUS CASA 2025
Nel 2025 ipotizziamo 2 casistiche fondamentali, cioè quello dell’abitazione principale (bonus ristrutturazione 50%) e dell’abitazione secondaria (bonus ristrutturazione 36%), oltre a 2 declinazioni per ogni scenario, cioè reddito famigliare rispettivamente di 45mila €uro e 95mila €uro (i valori indicati hanno carattere simulativo).
Naturalmente oltre alle aliquote, ai massimali, al tipo di abitazione ed al reddito, dobbiamo considerare l’applicazione del coefficiente famigliare (1 per single e per vedovi con almeno un figlio a carico; 2 per una coppia sposata o convivente; 0,5 per il primo e secondo figlio; 1 per ogni figlio dopo il secondo; 0,5 per i genitori soli con almeno un figlio a carico; 4 per il terzo figlio e oltre o di figli disabili a carico): supponiamo nella nostra simulazione una FamigliaA single, una FamigliaB, coppia con 1 figlio a carico ed una terza FamigliaC, coppia con 3 figli a carico. La prima avrà coefficiente famigliare 1, la seconda 2,5=2+0,5 e la terza 4=2+0,5+0,5+1
Prima di calcolare il massimale di detrazione rispetto alle 2 aliquote del 2025, dobbiamo determinare il Plafond Massimo Detraibile per ogni tipologia famigliare ipotizzata, rispetto alle due fasce di reddito presupposte:
Abitazione Principale
Pertanto nell’anno 2025, dei 141.075,00€, se trattasi di abitazione principale, massimo 96mila €uro usufruiranno del Bonus Ristrutturazione 50% e 5mila €uro del Bonus Arredi 50%:
Per un totale di detrazione fiscale virtuale pari a 50.500,00€ (-38% rispetto al 2024), da dividere in 10 quote annuali (dall’anno 2026 all’anno 2035) dell’importo di 5.050,00€. Questo importo è da ritenersi virtuale in quanto andrà confrontato con il plafond massimo detraibile annualmente, per verificare se potrà essere accreditato per intero od in quota parte sullo stipendio, sulla pensione o in credito IRPEF:
La famiglia A, single con reddito di 45.000,00€, ipotizzando medesima composizione famigliare ed entrate invariate dal 2026 al 2035, avrà una riduzione della detrazione da 50.500,00€ a 36.000,00€ (-30% rispetto alle altre situazioni famigliari). A parità di reddito, questo sistema di calcolo penalizza le famiglie single o con meno figli a carico.
Abitazione Secondaria
Dei 141.075,00€, quando trattasi di abitazione secondaria, non oltre 48mila €uro usufruiranno del Bonus Ristrutturazione 36% e sempre 5mila €uro del Bonus Arredi 50%:
Per un totale di detrazione fiscale virtuale pari a 19.780,00€ (-75% rispetto al 2024 e -40% rispetto all’abitazione principale), da dividere in 10 quote annuali (dall’anno 2026 all’anno 2035) dell’importo di 1.978,00€. La valenza virtuale di questo importo nel riscontro col plafond massimo detraibile annualmente per la sua conferma è, nelle ipotesi tracciate, sempre verificato:
Nelle simulazioni sopra abbiamo presupposto una situazione reddituale ove vi sia presenza di capienza fiscale, cioè fin quando l’importo delle detrazioni non superano l’imposta dovuta.
Partendo dal principio che una ristrutturazione di casa non si affronta per usufruire delle detrazioni fiscali ma per soddisfare bisogni ed esigenze di natura abitativa, il quadro illustrato ci aiuta a comprendere come sfruttare al meglio gli incentivi disponibili.
Tenendo sempre presente le 6 regole chiave per questi bonus:
- gli interventi da eseguire devono essere inclusi negli elenchi dell’Agenzia delle Entrate;
- la presenza di capienza fiscale; l’imposta che devi all’erario non deve superare l’importo delle detrazioni che ti spettando nell’anno fiscale di riferimento;
- La ripartizione in 10 quote annuali di pari importo della detrazione fiscale;
- Verificare il plafond massimo detraibile annualmente;
- l’invio prima dell’inizio dei lavori della Notifica Preliminare;
- rivolgersi ad impresa/appaltatore in regola con i contributi: richiedere Documento Unico Regolarità Contributiva, Patente a Punti nonché Documento Unico Congruità Contributiva (solo per importi superiori ai 70.000,00€).
I lavori della manovra finanziaria 2025 sono in corso e senza dubbio sono diversi gli aspetti ancora da sviluppare, tra cui il rifinanziamento degli Ecobonus, in ragione del percorso di transizione energetica dettato dalla direttiva, approvata in aprile dal Parlamento Europeo.
“I celibi dovrebbero essere tassati in modo più pesante degli uomini sposati. Non è giusto che alcuni uomini siano più felici di altri.”
(Oscar Wilde)
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cristina ruggieri lavorgna & gianfranco scatigna architetti