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RISTRUTTURARE IL BAGNO: COME RIVESTIRE le PARETI?

23/04/2024

RIVESTIRE, termine composto dalla particella ri- con funzione di rinforzo e vestire, “ricoprire di vesti” un muro.

Nell’articolo dedicato ai pavimenti abbiamo individuato 12 tipologie di superficie di rivestimento orizzontale dedicato al calpestio. Per i rivestimenti verticali le tipologie sono invece 9:

  1. Rivestimenti in MATERIALE LAPIDEO
  2. Rivestimenti in CERAMICA
  3. Rivestimenti in COTTO
  4. Rivestimenti in LEGNO
  5. Rivestimenti in PANNELLI DECORATIVI
  6. Rivestimenti in RESINA
  7. Rivestimenti in CARTA da PARATI
  8. Rivestimenti in TESSILE
  9. Rivestimenti in VETRO

Questo semplice elenco denota la varietà infinita ed applicativa dei rivestimenti da utilizzare quando si ristruttura il bagno. Che tu voglia versatilità o eleganza, contemporaneità o classicità, praticità o ricchezza estetica, ogni tipologia risponde ad un determinato stile e alla personalità che puoi dare al bagno, oltre ad indurti a riflettere in merito alla funzionalità nonché alla facilità di pulizia e manutenzione.

Mentre per i pavimenti, essendo superfici di rivestimento destinate al transito, la resistenza al calpestio è la caratteristica principale, per i rivestimenti, fermo restando che il bagno è un ambiente umido, la peculiarità si focalizza sulla grande varietà di formati ed applicazioni possibili, accomunate dalla possibilità di utilizzo del colore in tutte le sfumature.

Per le caratteristiche tecniche di questi materiali, per non dilungarci troppo su argomenti ampiamenti trattati, ti rimandiamo al post – quale pavimento scegliere? –

Così come per i pavimenti, per i rivestimenti delle pareti il supporto dovrà essere innanzitutto planare, stabile, privo di sollevamenti e sicuro, così da evitare cadute di materiale da distacco o da scivolamento.

L’orizzonte dei rivestimenti trova una nuova dimensione estetica che lo rende protagonista degli interni. Materiali innovativi e tecnologie di ultima generazione si coniugano con effetti decorativi unici; frutto di lavorazioni vincenti che increspano le superfici dando vita a texture esclusive, prove d’artista che restituiscono colori e sfumature inedite.

  • Rivestimenti in Materiale Lapideo

Un classico senza tempo, con un ricco assortimento di superfici e texture creative, scelto per creare in modo più immediato giochi prospettici, dividere idealmente gli spazi o mettere in risalto dei particolari.

Sicuramente d’impareggiabile garanzia estetica, può essere lavorato per ottenere una superficie lucida o opaca o satinata o fiammata o spazzolata o sabbiata o bocciardato o rullata.

Da non utilizzare quando non si è costretti a fare i conti con un budget contenuto.

  • Rivestimenti in Ceramica
  • Il gres porcellanato che, con il suo bassissimo assorbimento d’acqua (classificazione Bla, tra 0 e 0,5%) e l’estrema versatilità grazie alla stampa digitale ad alta risoluzione, replica con verosimiglianza qualsiasi materiale;
  • la bicottura in classe BIII con un assorbimento d’acqua superiore (oltre il 10%) ma di grande valore estetico, con una gamma di colori e decori rispetto al gres porcellanato.

Decori, colori naturali, declinazione di toni, effetti artigianali o resina o legno o pietra naturale, texture in rilievo, differenti grafiche, in tessere o grandi lastre, quadrate o rettangolari o esagonali o a losanga, o trapezoidali…le opzioni, insomma, sono infinite.

  • Rivestimenti in Cotto

Rivestimento simile al precedente, trattandosi di ceramica    monocottura (classe AII-AIII, assorbimento d’acqua alto, tra il 20 e il 25%) prevalentemente non smaltata. Ecco perché va trattato con prodotto idrorepellente.

Esistono varie tipologie di cotto, il più pregiato è quello “fatto a mano” da cui si ottengono mattonelle sempre diverse tra loro, con piccole imperfezioni e sfumature che le rendono uniche.

  • Rivestimenti in Legno

Se in passato si riteneva il legno non adatto per locali soggetti a umidità come bagni, oggi non esistono controindicazioni, grazie a trattamenti idrorepellenti, alla presenza di parquet prefiniti ed alla possibilità di scegliere essenze stabili come il teak, il doussiè, il rovere e l’iroko.

Caldo ed accogliente, tante e diverse sono le essenze disponibili, le declinazioni cromatiche come anche le possibilità di applicazione: dal classico parquet alla boiserie.

Essendo un materiale “vivo” anche se trattato, ha sempre bisogno di cure particolari.

Può essere in legno massiccio se realizzato con la parte più interna del tronco, in massello se derivato dall’intero tronco o prefinito, costituito da 2 o 3 strati, con la sola parte superiore in legno nobile trattata a vernice o a olio.

  • Rivestimenti in Pannelli Decorativi

A Listelli o pannelli, in unico strato o multistrato, serigrafabili, stampabili, sagomabili, a decori, a disegno o a rilievo, quando l’elemento di supporto è in fibra legnosa parliamo di laminato, se in cloruro di vinile lvt, se legno e plastica di wpc, se plastica e minerale di spc e se in metallo, metallici.  

Vantaggiosi in termini di rapidità di posa ed economicità (tranne i metalli), non indicati ove si voglia ottenere un risultato estetico degno di nota e duraturo.

  • Rivestimenti in Resina

Le resine sono formulazioni sintetiche a base polimeri o cemento, consentono di creare rivestimenti monolitici uniformi senza interruzioni, con effetto lucido o opaco o spatolato o nuvolato o setoso o graffiato o vellutato. 

Attenzione però alla perdita di colore nel tempo ed alla ridotta durevolezza.

  • Rivestimenti in Carta da Parati

Resistenti e lavabili, idrorepellenti e adatte anche alla doccia, quando in fibra di vetro. Parlare di carta è riduttivo.

Con infiniti motivi che vanno dal floreale al geometrico, dallo sfondo di un bosco allo sfondo marino, dalla grande quinta di colore ai grafismi più ricercati, dal giardino tropicale a quello giapponese, basta anche una sola parete per caratterizzare l’ambiente bagno.   

  • Rivestimenti in Tessile

Variante alla fibra di vetro per le carte da parati, prevalentemente in fibre di bambù, poliestere riciclato o canapa.

Separano senza dividere e aggiungono valore alla decorazione, morbidi al tatto e permeabili alla luce, permettono ad una parete fredda, solida e statuaria di muoversi scenograficamente.

  • Rivestimenti in Vetro

Grazie all’interposizione di uno o più fogli di Polivinilbuttirrale, la superficie trattiene i pezzi di vetro in caso di rottura.

Vetro colorato, coprente e omogeneo nel colore, è possibile scegliere tra superficie satinata, lucida o decorata.

Quindi Architetto, come fare a scegliere il rivestimento?

Esiste un rivestimento perfetto?

Il rivestimento perfetto per tutti non esiste.

Esiste il rivestimento adatto ad ognuno di noi.

La soluzione è ritagliarsi su misura il proprio spazio di relax, valorizzando layout e disposizione, dando massimo risalto alla luce, ai materiali che si vogliono utilizzare, alle finiture, alle sensazioni tattili.

Anche perché abbiamo visto come texture irregolari ricche di inclusioni, mosaici, fiori effetto wallpaper, marmo, bassorilievi, cemento industriale, geometrie, parquet, pietra, pattern decorativi, maxi-formati … interpretano in modo contemporaneo i temi più classici ed attuali del rive-stire: “coprire di vesti”.

Non esiste quindi il giusto rivestimento, ma esiste quello che migliora la quotidianità del tuo bagno.

Il miglior rivestimento prende quindi avvio da un bagno attentamente progettato e dal design che trasforma uno spazio di intimità e vulnerabilità in un luogo di sicurezza e calore, dove rilassarsi e rigenerarsi.

(Anonimo)

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