L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affrontato fin dalla fine degli anni Settanta il tema dell’inquinamento della casa in diversi report e convegni ambientali e anche paesi come la Gran Bretagna, la Germania, l’Italia, la Francia e la Danimarca hanno dichiarato la necessità di cercare soluzioni per fronteggiare il problema.
Ormai, si trascorre il 90% del tempo in ambienti chiusi come casa, ufficio, ristoranti e palestre ed è stato ormai provato che
gli spazi indoor sono da 5 a 10 volte più inquinati
rispetto a quelli esterni.
Questo perché si sottovalutano i sistemi di ventilazione presenti nei locali o si dà poca importanza alle nostre abitudini.
La Risoluzione B8-0156/2019 del Parlamento Europeo, a Strasburgo, approvata il 13 marzo 2019, considerando che:
- l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) stima che ogni anno nell’UE si registrano oltre 400 000 decessi prematuri imputabili all’inquinamento;
- l’incapacità di affrontare il problema dell’inquinamento dell’aria in ambienti chiusi è fonte di particolare preoccupazione e ostacola il conseguimento dell’obiettivo prioritario 3 del 7° programma di azione per l’ambiente, che è quello di proteggere i cittadini dell’Unione da pressioni legate all’ambiente e da rischi per la salute e il benessere;
- nel 2000 l’OMS ha adottato una serie di principi che stabiliscono il diritto all’aria salubre negli ambienti confinati, osservando che, in base ai principi del diritto umano alla salute, ogni individuo ha il diritto di respirare aria salubre negli ambienti interni;
- la scarsa qualità dell’aria negli ambienti chiusi è responsabile del 10 % delle malattie non trasmissibili a livello mondiale;
esorta gli stati membri
- a definire norme armonizzate per le prove per la misurazione delle emissioni negli ambienti interni;
- al rilascio obbligatorio di un certificato di qualità dell’aria interna per tutti gli edifici nuovi e ristrutturati dell’Unione e debba tener conto degli indicatori di prestazione e dei metodi di prova esistenti, basati sulla norma EN 16798-1, nonché degli orientamenti dell’OMS in materia di qualità dell’aria negli ambienti chiusi;
- gli Stati membri e la Commissione ad adottare e attuare misure per combattere l’inquinamento atmosferico alla fonte, tenendo conto delle differenze tra le fonti di inquinamento dell’aria interna ed esterna.
Quali sono gli inquinanti di casa tua?
Materiali di Costruzione (pareti, pavimenti, solai, impianti, etc…), Materiali d’Arredo (mobili, divani, tende, elementi illuminanti), Prodotti Chimici (detergenti, deodoranti, candele, diffusori elettrici, incensi), Combustione (caldaie, camini, cottura cibi) e Respirazione (scarto anidride carbonica: CO2), sono le fonti principali di inquinamento di casa tua.
I VOC – Composti Organici Volatili (aldeidi, idrocarburi aromatici, terpeni) rilasciati da mobili, solventi, colle, detersivi e fumo di sigaretta.
I prodotti della combustione (CO, biossido di azoto, particolato) provenienti dal fumo di tabacco, riscaldamento o cottura a gas.
Gli aero allergeni (muffe, funghi, germi, batteri, virus) trasportati da vettori quali la polvere di casa, animali domestici e piante e fortemente influenzabili dall’umidità ambientale.
I metalli pesanti (alluminio, arsenico, piombo, cadmio, mercurio) presenti nelle acque domestiche ma anche nei tubetti di dentifricio, nei deodoranti, nei medicinali, nel vecchio legname, nei coloranti, nei personal computer.
La radioattività, originata dalla presenza di radon, gas radioattivo volatile presente praticamente in tutto il sottosuolo italiano, in percentuali fortemente diverse da zona a zona. Tale gas giunge generalmente all’interno delle abitazioni attraverso i locali a contatto col terreno (interrati, seminterrati, taverne, piani terra).
Gli effetti di una sostanza sul tuo organismo possono essere fortemente diversi a seconda che questa venga a contatto con te (inalata, assunta e/o assorbita) ad alte concentrazioni per brevi periodi o per lunghi periodi per minime dosi.
Tutti gli inquinanti descritti sono tanto più lesivi, tanto più prolungati sono i tempi d’esposizione.
Nell’immediato si possono innescare sensazioni passeggere quali arrossamento, bruciore, tosse, laringite, lacrimazione, congiuntivite, emicrania, nausea, respiro affannoso, riduzione delle capacità cognitive e stress.
Con tempi d’interazione fortemente dilatati, con dosi in gioco anche minime, tali disturbi potrebbero tramutarsi in patologie cronico-degenerative quali ansia, depressione, impotenza, sterilità, asma, osteoporosi, osteomalacia, malformazioni neonatali, disfunzioni renali, disfunzioni cardiovascolari, Parkinson, Alzheimer, Sla, tumori.
Quali sono le soluzioni che puoi adottare
per casa tua?
Ristrutturare casa orientando le scelte alla salvaguardia della tua salute, significa scegliere materiali basso-emissivi (non esistono prodotti ad emissione zero, tranne il vetro e l’acciaio trafilato) ed adottare una serie di sistemi ventilanti/purificanti.
I metodi utilizzabili per raffinare il livello di salubrità della tua casa sono sostanzialmente di due tipi: sistemi attivi e sistemi passivi.
1. Impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) capaci di abbassare fino al 70% le concentrazioni degli inquinanti presenti.
2. Sanificatori d’Aria a Ionizzazione che attraverso la generazione di un differenziale di potenziale elettrico, eliminano gli elettroni più esterni degli inquinanti, trasformandoli in sostanze innocue.
3. Filtri Anti-Particolato che inseriti all’interno delle VMC, proteggono l’aria interna dallo smog e dalle micropolveri provenienti dall’esterno.
Sistemi Passivi
- Materiali Igroscopici non Riemessivi non presenti in natura, ma prodotti in laboratorio, che oltre ad essere basso-emissivi, possiedono la capacità di assorbire ed inertizzare i VOC, inibendone il successivo rilascio nell’ambiente. Tra questi tinte murali, lastre a base gesso, intonaci e rasanti.
2. Materiali Fotocatalitici capaci di generare, attraverso loro caratteristiche ossido-riduttive e con presenza di raggi UV, processi inertizzanti di molti VOC.
3. Materiali Anti-Batterici capaci di generare, attraverso loro caratteristiche ossido-riduttive e senza bisogno di energia esterna, processi inertizzanti di molti virus e batteri. Tali prodotti sono solitamente additivati con ioni metallici d’argento (Ag+).
4. Piante da Appartamento sono in grado di sintetizzare le sostanze nocive presenti nell’aria (VOC) e di trasformarle in principi nutritivi per la loro crescita.
Ti abbiamo dimostrato illustrato quali sono i sistemi, attivi e passivi, per evitare che la tua casa sia inquinata.
Eccoti un elenco sintetico delle azioni che devi fare tu o il professionista che hai incaricato, quando ristrutturi casa, al fine di evitare i problemi di cui ti abbiamo parlato:
- Presenza della marchiatura CE (prodotto conferme alle direttive dell’Unione Europea) su tutti i materiali.
- Rispondenza di tutti i materiali da interno ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), Decreto Ministeriale 11 ottobre 2017, mediante verifica dello specifico Certificato.
- Verifica delle Certificazioni disponibili attestante la bassa emissività dei prodotti (EPD, Dècret 321/201, GEV Emicode, M1, Natur Plus, Biosafe) da utilizzare in casa.
- Verifica della Scheda di Sicurezza dei prodotti da interno.
- Corrispondenza alla Direttiva Europea 42/2004 dell’esatto quantitativo in VOC espresso in g/l per ogni prodotto da utilizzare.
- Verifica della presenza di gas radon dei locali interrati, seminterrati o al piano terra: per una semplice test, sono in commercio per pochi €, dosimetri in kit.
“Ci sforziamo di conservarci in salute per poter morire bene di radiazioni o di aria avvelenata. “
(G. Ceronetti)
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cristina ruggieri lavorgna & gianfranco scatigna architetti